Venezia abbatte le barriere: “Nino. 18 Giorni” fa storia con l’accessibilità totale


Nino. 18 giorni è un film diretto da Toni D'Angelo
Il red carpet della 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si tinge di una luce diversa. Per la prima volta, un’opera presenta un modello di fruizione completamente inclusivo, abbattendo le barriere che da sempre escludono milioni di spettatori dalle sale cinematografiche.
Il protagonista di questa piccola rivoluzione è “Nino. 18 Giorni”, il documentario che Toni D’Angelo ha dedicato al padre, l’iconico cantante napoletano. L’anteprima mondiale, programmata per venerdì 5 settembre alle 15 nella Sala Casinò, rappresenta un esperimento sociale oltre che artistico: grazie all’applicazione MovieReading, il film sarà fruibile da persone non vedenti, ipovedenti, sorde e ipoacusiche attraverso audiodescrizione e sottotitolazione scaricabili direttamente sullo smartphone.
La portata di questa iniziativa emerge dai numeri impietosi dell’Osservatorio Audecon: soltanto un quarto delle pellicole italiane raggiunge le sale con ausili per disabili sensoriali, mentre nei festival la percentuale crolla drammaticamente. Una realtà che condanna all’esclusione circa 9 milioni di italiani, secondo le statistiche Istat.
“Il linguaggio cinematografico dovrebbe essere universale per definizione”, sottolinea Giuliano Frittelli dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, evidenziando come il Festival veneziano abbia presentato quest’anno un solo titolo accessibile. “Registi, produttori e interpreti vedono il proprio messaggio artistico dimezzato, privato di una fetta significativa di pubblico che meriterebbe pari dignità culturale”.
L’operazione, curata da Artis-Project per Isola Produzioni, ha richiesto un lavoro certosino: Alessandra Orlo ha realizzato i sottotitoli mentre Flavio Marianetti ha firmato l’audiodescrizione. Carlo Cafarella, cofondatore di MovieReading, rileva come sempre più produttori stiano abbracciando questa filosofia inclusiva, supportati anche dalle politiche ministeriali che inseriscono l’accessibilità tra i parametri per accedere al tax credit.
L’auspicio è che l’esempio del documentario di Toni D’Angelo possa innescare un effetto domino. Il cinema, arte collettiva per eccellenza, non può permettersi di lasciare indietro nessuno. La sfida lanciata dalla famiglia D’Angelo va oltre il valore simbolico: rappresenta un investimento nel futuro di un’industria che ha tutto da guadagnare dall’apertura verso nuovi pubblici. “Nino. 18 Giorni” arriverà nelle sale il 20 novembre, distribuito da Nexo Studios.
Luce